Gli interventi dal terremoto ad oggi

La collaborazione dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il restauro con la Soprintendenza per l'Archeologia, le Belle Arti ed il Paesaggio dell'Umbria si è concretizzata nei primi giorni successivi al crollo (30 ottobre 2016), quando l'allora Direttore dell'Istituto, arch. Gisella Capponi, individuava la chiesa come cantiere pilota della messa in pratica di quanto previsto nella "Direttiva per le procedure di rimozione e recupero delle macerie di beni tutelati e di edilizia storica" emanata con Circolare 12/09/2016 dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Servizio III.

L'efficacia della stretta collaborazione dei due Istituti ha visto successivamente la ratifica di un impegno reciproco per la continuazione dei lavori sottoscritto dalla Soprintendente, dott.ssa Marica Mercalli e dall'allora Direttore dell'IsCR, arch. Gisella Capponi, in data 30/04/2018 (prot. 3454).

L'individuazione della chiesa di San Salvatore come cantiere pilota, oltre l'evidente e indiscutibile valore storico e artistico dell'edificio e del suo contenuto, è stata dettata dal fatto che si potesse operare in un contesto extraurbano, non condizionato dalle esigenze logistiche e viarie di un centro cittadino. Inoltre, la Soprintendenza aveva già programmato la realizzazione di un'ampia copertura a protezione del sito che avrebbe reso possibile una cernita sistematica delle macerie, adottando tecniche proprie dello scavo stratigrafico. L'applicazione di questa metodologia consente la ricostruzione delle dinamiche del crollo e, pertanto, facilita il lavoro di riconoscimento dell'originaria provenienza dei frammenti recuperati.  

I lavori fino ad oggi eseguiti sono stati:

- Cantieri di messa in sicurezza:

  1. Novembre-Maggio 2017: Prime operazioni di messa in sicurezza e realizzazione della copertura in acciaio;
  2. Febbraio-Aprile 2018: Seconda fase di messa in sicurezza.

- Attività al deposito di Santo Chiodo:

  1. Ottobre-Novembre 2018: Riordino e movimentazione macerie ricoverate presso il deposito di Santo Chiodo a Spoleto;
  2. Ottobre 2018: Pronto intervento su un lacerto di affresco;
  3. Maggio-Ottobre 2019: Restauro e ricollocamento dei frammenti crollati dell'iconostasi;
  4. Giugno 2019: Ricomposizione dei rosoni;
  5. Novembre 2018-Oggi: Realizzazione del sito dedicato alla Chiesa di San Salvatore in Campi.

- Ricostruzione

- La ricomposizione in situ dell’iconostasi